Alessandria della Rocca è un piccolo borgo della provincia di agrigento. Chiamata anche “Lisciannira” conta circa 2500 abitanti la cui economia si basa principalmente sulla coltivazione degli uliveti e dei mandorleti che coprono la vallata circostante. Anticamente le risorse naturali del territorio hanno favorito l’insediamento di popolazioni sicane, la cui presenza è testimoniata da un ampio patrimonio archeologico, costituito prevalentemente da tombe rupestri con aperture semicircolari o rettangolari che si estendono tra il Cozzo Grotticelle e il Monte Lurdichella.
La fondazione del centro urbano avvenne nel 1570 grazie a Carlo Barresi e in origine il suo nome era Alessandria di Sicilia. Prese l’attuale denominazione nel 1862 dalla chiesa di S. Maria della Rocca che sorge accanto ad una massiccia rupe a circa un chilometro dall’abitato. Una leggenda narra che proprio su questa rupe ad una popolana, intenta a raccogliere delle verdure, sia apparsa la Madonna indicandole di scavare proprio nel punto dove si trovava. Venne rinvenuta una statua della Vergine risalente al VI secolo di cui il proprietario del terreno pensò bene di appropriarsene per esporla all’interno di un proprio palazzo di Palermo. L’ira del popolo costrinse il nobile a desistere dal suo intento e non solo a cedere la statua, ma anche a costruire l’attuale Santuario della Madonna della Rocca sul posto dove era avvenuto il prodigioso ritrovamento, meta oggi di numerosi fedeli.